○ 1592 LA GRANDE FIERA DI SAN MICHELE
§ Sulla nascita della Fiera di San Michele §
Fin dalla sua nascita Monghidoro-Scaricalasino fu un importante luogo di passaggio tra la Pianura padana e l’Italia centrale. Posto al confine tra la Repubblica di Firenze e il Comune di Bologna, non lontano dalle relative Stazioni di Dogana, questo paese è da sempre un centro di scambi commerciali.
Il primo mercato di Monghidoro fu istituito formalmente dal Comune di Bologna nel 1289, a cadenza mensile, sulla piazza dove venivano scaricati gli asini. Il mercato fu abolito nel 1311 e ripristinato nel 1335 con cadenza settimanale, ogni mercoledì. Questo appuntamento, assieme al mercato di Vergato, diventò il più importante della montagna bolognese. Oltre al bestiame, le merci più trattate erano vini, castagne, miele, la cera, utensili e oggetti in legno, la treccia di paglia e il carbone.
Le guerre che attraversarono la Penisola italiana nel corso del Cinquecento portarono al declino dell’antico mercato finché, il 1° agosto 1592, l’abate Lodovico da Bologna, priore del monastero di S. Michele ad Alpes, ottenne dalla Curia pontificia il permesso di effettuare ogni giovedì a Scaricalasino un pubblico mercato posto sotto le insegne della Congregazione Olivetana. Con lo stesso documento veniva istituita una Fiera da tenersi una volta all’anno per la durata di sette giorni a partire dal 29 settembre, festa di S. Michele Arcangelo.
La Fiera di S. Michele rimase, per quasi 400 anni, il più importante evento commerciale della montagna tra Bologna e Firenze, grazie alla localizzazione di Scaricalasino-Monghidoro su una delle più importanti arterie stradali della penisola italiana, la strada che congiunge Bologna con Firenze.
La vicinanza con il confine tra due Stati, lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana, permetteva affari vantaggiosi anche per i contrabbandieri che sulle montagne intorno a Monghidoro prosperarono fino all'unificazione dell'Italia sotto il Regno dei Savoia.
Ancor oggi, sebbene la durata della Fiera si limiti ad un giorno soltanto, è un appuntamento tradizionale per mercanti e compratori che giungono, come un tempo, fin dalla Toscana e dalla Romagna.
Accanto alla Fiera di S. Michele va ricordata la Fiera di Merci e Bestiame detta dei SS. Pietro e Paolo, che nel 1861 fu riconosciuta ufficialmente come “Fiera Storica” dall’amministrazione del Regno d’Italia. Questo evento si svolge ogni anno di domenica, intorno al 29 giugno.
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