○ 1100 DA MONS GOTHORUM A MONGODORI

28.04.2013 11:29

§ Sulle origini di Monghidoro §     

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente la Penisola italiana fu attraversata da orde di popoli barbarici (principalmente Ostrogoti e Longobardi) e dagli eserciti bizantini, non meno feroci dei barbari, che tentavano di riunificare l'Impero.

Secondo l'ipotesi avanzata da vari storici moderni, fu intorno ai secoli VII-VIII che uno stanziamento di Goti si fermò in un luogo strategico sulla dorsale dell'Appenino bolognese dando vita ad una piccola colonia militare ed agricola, a vigilanza delle alte vallate dei torrenti Savena e Idice (terra di nessuno tra i possedimenti dell'Esarcato di Ravenna e quelli dei Longobardi che nel frattempo avevano a loro volta invaso la Penisola.

Quel luogo sarebbe stato chiamato Mons Gothorum (Monte dei Goti) da cui si ipotizza che derivi il toponimo "Monghidoro". Per un bizzarro destino storico, proprio lassù si fermò, nel 1944, la Gotenstellungla "Linea gotica" fatta costruire dall feldmaresciallo Kesserling per fermare l'avanzata dell'esecito anglo-americano verso la Pianura padana.

- Monghidoro oggi, angolo tra Via Garibaldi e Via Vittorio Emanuele II -

La prima traccia storicamente documentata del paese è un atto amministrativo del 1145: dove viene citata la curia Mongodori. Circa un secolo dopo, nel 1232, un altro documento cita una plebs Mongodori: Si suppone che quella pieve, sicuramente circondata da un piccolo agglomerato di abitazioni, si trovasse nel luogo in cui oggi sorge il cimitero di Monghidoro.

D'altra parte è certo che il monghidorese, assieme ad un vasto territorio che andava da Barberino di Mugello fino a Pianoro, apparteneva ad una nobile famiglia di origine longobarda, gli Ubaldini del Mugello.

- Stemma gentilizio della famiglia Ubaldini; lapide tombale in marmo; bottega fiorentina, sec. XIV -

 

Sul finire del secolo XII il Comune di Bologna iniziò a sottomettere i territori montani. Per facilitare il collegamento con Firenze, avviò la costruzione di un nuovo percorso stradale, chiamato per i secoli a venire "Strada per Firenze", che risalendo il lato destro del torrente Savena giungeva fino a Monghidoro e da qui proseguiva verso il Mugello.

Nel 1246, a difesa di questa strada, il Comune di Bologna fece costruire un castrum, cioè un borgo fortificato, sopra un'altura sovrastante la pieve di Monghidoro. Nacque così Scaricalasino.

 

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